Teatro di nô Kyoto Kanze Kaikan 京都観世会館
Nô alla ribalta
Teatro classico giapponese, dal 2008 facente parte del patrimonio culturale dell’Unesco, il nô si caratterizza per il suo ritegno.
Un istante poetico senza uguali da vedere o da scoprire, anche se non conoscete la lingua di MISHIMA. Una danza, un canto, una musica, una maschera, una storia… un rituale artistico sublime ed allusivo. Quando una sala di spettacolo porta lo stesso nome di una grande famiglia, all’occorrenza quello dei Kanze, ed è costruita dal padre del drammaturgo e teorico del nô, Zeami (1363-1443), gli spettatori non possono essere altro che contenti di assistere ad uno spettacolo ivi rappresentato.
Qui, la scena rispetta le rigide regole architettoniche del genere che combinano estetica e tecnica. Il palcoscenico in legno di cedro ha una passerella che si prolunga nella platea ed è limitata da quattro pilastri che sostengono un tetto simile a quello di un santuario: questa struttura scenica si chiama ponte (hashigakari), e costituisce il passaggio simbolico che conduce l’attore dalla « camera con lo specchio » dietro le quinte fino sulla scena, aldilà del tempo e dello spazio, partecipando alla magia teatrale di un repertorio drammatico giapponese ma al contempo universale. Le rappresentazioni di nô e di kyôgen (letteralmente « parole folli», sorta d’intermezzo comico) hanno normalmente luogo a fine giornata o durante i giorni festivi.