Daishi Kyokai 大師教会
All'incrocio della saggezza
Molto dopo la sparizione del suo fondatore, Kukai, meglioconosciuto in Giappone sotto il nome di Kobo Daishi (774-835), la setta shingondecise di organizzarsi per preservare i suoi preziosi insegnamenti e, ancorameglio, diffonderli. Venne quindi eretto nel 1924 questo centro amministrativodedicato alla promozione della particolare pratica buddista proposta da questacorrente.
Attraverso numerosilaboratori, gli iniziati e i curiosi in grado di parlare almeno un po’ digiapponese potranno avvicinarsi al particolare universo nel quale ogni giornovivono i monaci di Koyasan. Di fronte al museo Reihokan, il Daishi Kyokai sicompone di un edificio moderno, dove hanno luogo conferenze e avvenimenti, e diun tempio, l’Henjoden, dove si svolgono le cerimonie rituali messe aperte alla vostra curiosità e voglia di conoscere.
La vita quotidiana di un monaco
Tra queste cerimonie, unicamente per i conoscitori della lingua giapponese, la Jukai consiste nel salmodiare delle sutras di pentimento, seguendo un monaco in unastanza affollata e in penombra. Alla fine della cerimonia un certificato di buona volontà viene rimesso ai partecipanti.
Un’altra attività, un po’ meno religiosa, è quella della calligrafia delle sutra (shakyo),sotto la supervisione di un maestro, che permette di poter dedicare la propriapreghiera personalizzata a l’Okunoin, in cambio di qualche soldo. Kobo Daishi, detto“il monaco dai cinque pennelli” è stato anch'egli un maestro in questadisciplina.
Giusto per gettare un colpo d’occhio, o ancora per trovarelo stato spirituale ideale per visitare Koyasan, il Daishi Kyokaiospita tutte le persone di passaggio in città, grazie soprattutto al suo centro informazioni fornito dipersonale anglofono.