Parchi e giardini 庭園
I migliori giardini e parchi tradizionali da visitare
I giardini giapponesi non si riducono all'arte del bonsai. In questi giardini straordinari, prende vita l'estetica e lo spirito che guidano l'anima giapponese: le forme naturali e quotidiane si fondono in paesaggi lontani, l'ordine con la rottura, la speranza con l'infinito. La vegetazione, i minerali e l'acqua riproducono la bellezza della natura. Una semplice roccia viene rispettata per la sua sola esistenza…
Giardini di muschi, giardini di pietre, giardini paesaggisti intonano con le musiche dell'acqua e del vento un armonioso spartito. I giardinieri, veri e propri maestri, riproducono la natura, la esaltano artificialmente e dispongono le forze dell'invisibile.
Il giardino, spazio sacro in Giappone
Secondo il geografo Augustin Berque: "Le origini del giardino giapponese sembrerebbero per radicarlo nella sacralità dello spazio selvaggio: numerosi autori considerano che la sua nascita sia dovuta al caos delle pietre sacre che mettono in relazione lo spazio degli uomini con la natura e con gli dei".
Concepito per un risveglio filosofico, il giardino zen suscita emozioni estetiche e consapevolezza del vuoto. Linee pulite, sabbia fine e astrazione formale... Il paesaggio secco (kare sansui), tipologia di giardino zen non aperto ai visitatori, invita alla contemplazione e all'abnegazione, all'immagine senza pari del giardino del tempio Ryôanji a Kyoto.
Nei parchi e nei giardini dell'arcipelago, la fioritura primaverile degli alberi di prugne, che annuncia la tanto attesa fioritura dei ciliegi, è simbolo della fugacità dell'esistenza. Anche il foliage autunnale degli aceri attrae folle di passanti, innamorati, amici e colleghi sempre alla ricerca di feste che rendano omaggio al piacere dell'essere nel qui e ora.
Composizione dei giardini giapponesi
La composizione di un giardino giapponese segue tre grandi principi: la riproduzione in miniatura, il simbolismo e la riproduzione di paesaggi. La miniaturizzazione riproduce scene di natura diverse: pietre, fiumi, montagne, laghi, ecc..di dimensioni ridotte. Nei giardini giapponesi, il simbolismo arriva dalla loro origine primaria: la religione. Infine, la riproduzione di paesaggi include elementi esterni al giardino, naturali o meno, nella composizione e agisce nei limiti stabiliti per inserire spazio verde in un contesto più ampio.
Le recinzioni dei giardini giapponesi sono sempre chiuse: la nozione di grande spazio, come esiste nei giardini francesi, non esiste nell'estetica giapponese. Le recinzioni sono più naturali: ad esempio siepi, palizzate, canne di bambù o alberi.
Giardinieri giapponesi, maestri dell'illusione
Il giardino giapponese gioca enormemente sulla prospettiva, in particolare nel caso di paesaggi "presi in prestito", gli shakkei. I giardini shakkei danno l'impressione di dimensioni infinite grazie a confini poco chiari e giochi di dissimulazione (miegakure: "mostra e nascondi"). Elementi naturali nascondono i confini reali del giardino, mentre elementi esterni e distanti vengono incorporati nella composizione (templi, pagode, colline, montagne).
I tre giardini più famosi del Giappone:
- Kenroku-en a Kanazawa
- Kōraku-en a Okayama
- Le Kairaku-en a Mito
Parcs et Jardins japonais
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